Penalizzati i soggetti più gravi che rischiano l’assistenza se si assentano per cure ed esami“Regione Lazio, nei confronti dei disabili entra in vigore una disposizione altamente lesiva della dignità di chi è in condizione di fragilità, con profili che rasentano la incostituzionalità”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Si tratta della delibera della giunta regionale 979 approvata nel 2020, sospesa per la pandemia, che entra in vigore dal prossimo 31 marzo e prevede l’espulsione degli assistiti dal centro riabilitativo semiresidenziale se si superano i 20 giorni di assenza l’anno. Spiace constatare – osserva il presidente – che il provvedimento, più che guardare alla situazione di difficoltà in cui si trovano i soggetti presi in carico, spesso bisognosi di cure, visite, controlli che richiedono assenze necessarie, applica senza alcuna flessibilità un principio meramente economico/contabile che non contempla in alcun modo gli aspetti sociosanitari e le particolari e peculiari esigenze di attenzione di cui abbisognano le persone fragili. Concedere soltanto 20 giorni l’anno, ovvero poco più di un giorno al mese di assenza, significa non conoscere la realtà di una famiglia che vive con un disabile grave. Non si comprende come mai i disabili in grado di lavorare, possano fruire con la legge 104 di tre giorni al mese di assenza per cure e accertamenti, mentre a quelli più gravi, assistiti nei centri è consentita meno della metà di tali assenze. Una schizofrenia intollerabile – chiosa Maritato – e AssoTutela cercherà di vederci chiaro, fino ad adire le vie legali se si palesino violazioni di qualsiasi tipo”.