La ormai tradizionale kermesse “Lungo il Tevere…Roma”, giunta alla sua diciottesima edizione, sembra davvero aver raggiunto quest’anno la maggiore età. Dopo una partenza a giugno, foltissima e quasi inaspettata per un post-covid , a luglio è stata registrata un’affluenza record totalizzando circa 800.000 presenze sempre ben diluite nel corso della settimana. Il tessuto culturale che gli organizzatori e ideatori, Gianni e Lorenzo Marsili, hanno infuso nel programma di quest’anno ha decisamente pagato. Cinema, musica, teatro, dibattiti e tavole rotonde, sono diventate corollario essenziale degli aspetti ludici ed enogastronomici. Grazie a questa intuizione è lievitato il tempo di permanenza di coloro che scendono sulla banchina del Tevere, attratti da un film, da un concerto, da una presentazione letteraria ed ovviamente dalle innumerevoli proposte enogastronomiche (12 i punti ristorazione attivi) e, per i più giovani, non mancano tradizionalmente i giochi e i banchi vendita di oggettistica, libri, memorabilia, capi vintage, profumi e prodotti spesso introvabili altrove. Nel mese di luglio sono state proposte venti presentazioni di libri; è stata data vita ad una serie di dibattiti su “Sicurezza”, “Violenza”, “Usura e archeologia” e, inoltre, sotto l’amorevole cura di Giò Di Sarno, che organizza il “Salotto letterario”, innumerevoli gli eventi di “Teatro canzone” con repertori in romanesco e dialetto napoletano; concorsi canori, recital lirici con lo sfondo del fiume. “Salotto Tevere”, allocato nel cuore dei circa tre chilometri che “Lungo il Tevere …Roma” occupa sulla banchina del fiume, ha offerto anche momenti di cabaret, e dato spazio a molti giovani artisti che hanno avuto così modo di mettersi in luce con il foltissimo pubblico, registrando di fatto ogni sera il “tutto esaurito” per gli spettacoli gratuiti offerti senza soluzione di continuità.
Grande successo, inoltre, per le innumerevoli proposte di ristorazione, con varianti “glocal” andando dal classico Soralina, con cucina romana, a Il Ferro, sotto la direzione del mitico Andy Luotto e poi, ovviamente, proposte di cucina internazionale: Spagnola, Mexicana, Americana, Giapponese, dando spazio alla fantasia e alle opportunità di cambiamento e accogliendo così al meglio i tanti turisti di passaggio con una inusuale quantità di proposte ristorative raccolte in un unico luogo.
Novità interessante di quest’anno l’affluenza dal lunedì al giovedì, negli anni scorsi meno frequentati e, come punta di diamante culturale dell’edizione in corso, l’accordo con Scena, promosso dalla Regione Lazio, grazie alla quale sono scesi sul Tevere per presentare, tra i tanti , – con scelta originalissima – le loro opere prime, registi del calibro di Carlo Verdone, Ferzan Ozpetek, Domenico Procacci, Paolo Virzì, Pif . Il “Cineforum,” organizzato da Scena e ideato da Giovanna Pugliese, si conferma, visto il successo di “Il cinema lungo il Tevere” una delle strade per rilanciare le sale vista l’assidua affluenza di appassionati cinefili accorsi per porre domande ai registi più amati e diventando così, nel giro di una sola edizione, già un classico di “Lungo il tevere …Roma” incentivando la base culturale verso la quale si orienteranno anche nei prossimi anni – stante la riuscita – gli organizzatori.
“Lungo il Tevere… Roma” continua sino al 28 agosto.
Nella foto: la regista e performer Francesca Chialà e la direttrice artistica di Salotto Tevere, Gio’ Di Sarno