Un sistema dei trasporti indecente blocca la didattica di un disabile. AssoTutela querela
“Quando abbiamo udito al telefono quella voce timida e impacciata siamo rimasti sbigottiti, pensavamo a uno scherzo. Poi, a mano a mano che il ragazzo andava avanti con l’incredibile narrazione della sua vicenda, abbiamo capito che purtroppo, era tutto vero”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Amine, un ragazzo di quarta elementare costretto su una sedia a rotelle per una grave forma di Artrogriposi multipla, ha dovuto rinunciare alla didattica, a causa della inaccessibilità delle stazioni della metro A, private di scale mobili e ascensori, sottoposti da mesi a un eterno collaudo. Doveva recarsi al museo di Leonardo da Vinci ma è stato privato del suo diritto alla didattica”. Un problema che affligge Roma da tempo, il sistema dei trasporti che, se per utenti normodotati è soltanto una sgradevole seccatura, per i disabili come Amine si trasforma in un serio impedimento alla vita comune. “Si tratta di un ostacolo alla mobilità, costituzionalmente garantita – attacca ancora il presidente – per questo presenteremo querela nei confronti dell’azienda comunale dei trasporti e della stessa amministrazione capitolina. Ė inconcepibile che ben 5 stazioni di una importante linea metropolitana siano bloccate da tali disguidi mentre le altre funzionano a intermittenza. Per non parlare dell’ultima arrivata, la linea C, afflitta da continui guasti mentre la B da un mese sospende le corse alle 21 e, addirittura, resta chiusa nei fine settimana, per lavori di ammodernamento. Vogliamo andare a fondo del problema”, chiosa Maritato.