Lo scorso anno devastante rogo a Centocelle e oggi non sembrano attivati piani preventivi
“Estate torrida e pericolo di incendi. Il binomio è assolutamente inscindibile e a Roma, vuoi per il mancato sfalcio della vegetazione, vuoi per le promesse non mantenute, la preoccupazione per possibili roghi si fa avanti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che ricorda: “Prendiamo ad esempio, il terribile rogo che più di un anno fa, il 9 luglio 2022, devastò il Parco di Centocelle, ancora sede, in alcune zone, di attività inadeguate che attendono da decenni di essere delocalizzate. Come emerge dall’immagine, è evidente il pericolo che ne è derivato per le residenze circostanti. Ebbene ci chiediamo, se l’amministrazione comunale abbia provveduto a collocare nelle più importanti aree verdi della capitale un presidio dei vigili del fuoco – insiste Maritato – se si sia assicurato il dovuto sfalcio dell’erba, specie nelle zone più problematiche dove sarebbe più facile l’attecchimento di incendi, come ad esempio, a ridosso delle officine di autodemolitori a Centocelle. E vorremmo sapere, almeno in generale, quanti sono gli idranti a disposizione delle varie aree verdi. Ville e parchi, in una Roma arsa dal caldo, sono una risorsa per i cittadini e non vorremmo che, la mancanza di programmazione delle autorità competenti, si rivelasse fatale per queste nostre risorse cittadine, che sono patrimonio di tutti”, chiosa il presidente.