Sette istituti superiori rifiutano l’iscrizione a giovani con deficit cognitivo. Leso il diritto allo studio
“Una storia inconcepibile, difficile da digerire nell’Italia di oggi, in cui si predica l’inclusività a tutti i livelli. Purtroppo, ancora una volta dobbiamo constatare quanto tale valore sia lontano, in una situazione limite, in cui si discrimina chi non ce la fa a stare al passo con gli altri”, lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Quattro studenti con disabilità grave sarebbero stati rifiutati da diversi istituti superiori di Roma, con motivazioni di vario genere, ricevendo anche frasi inopportune da parte di una docente, che avrebbe addirittura infierito sulla disabilità dei ragazzi considerandoli come pacchi postali da collocare ovunque capiti. Ė un atteggiamento che stigmatizziamo – sottolinea il presidente – specie se assunto da coloro che dovrebbero essere gli educatori dei nostri ragazzi. Accampare scusanti e appellarsi a una burocrazia cieca, non giustifica certo il grave torto perpetrato nei confronti dei giovani e delle loro famiglie e chiediamo a gran voce che il ministro dell’Istruzione e del merito – termine che in questo caso sa di beffa – Giuseppe Valditara, accerti come sono andati i fatti all’Emilio Sereni, al Domizia Lucilla, al Vespucci, all’istituto Enrico Fermi, al Pascal, al Calamandrei e al liceo scientifico Farnesina”, chiosa il presidente.