“Il Partito Rivoluzione Ecologista e Animalista esprime la sua grande preoccupazione per la sorte degli animali presenti all’interno della “Sfattoria degli Ultimi” di Roma e auspica che vengano al più presto trovate soluzioni incruente per la loro sistemazione in idonee strutture. Purtuttavia i nostri attivisti evitano di essere presenti all’interno della Sfattoria che come è noto è sottoposta da tempo a sequestro giudiziario a seguito di un procedimento penale in corso per occupazione abusiva. Entrare in una struttura sottoposta a sequestro implica infatti per chiunque il reato ai sensi dell’articolo 349 Codice Penale (violazione dei sigilli), punito in caso di flagranza con l’arresto e con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032. Giova ricordare che per la legge italiana il reato di violazione di sigilli ha natura istantanea e si perfeziona sia con la materiale rimozione dei sigilli, sia con qualsiasi condotta idonea a frustrare il vincolo di immodificabilità imposto sul bene per disposizione di legge o per ordine dell’autorità, tanto che lo stato di flagranza per tale reato può essere ritenuto sussistente con riferimento non solo al momento della materiale rottura dei sigilli, ma anche a quello in cui una persona si sia introdotta o stia facendo uso dell’immobile in violazione del vincolo di indisponibilità sullo stesso. La possibilità di identificare coloro che si sono introdotti all’interno dell’area sequestrata è oltretutto estremamente facile, sia attraverso un improvviso sopralluogo da parte dei Carabinieri Forestali che hanno l’obbligo di farlo (avendo avuto la delega dell’indagine dalla Procura di Roma e che hanno tempo fa proceduto al sequestro dell’area) ma anche attraverso l’analisi dei molti filmati presenti ora sui social network. E’ quindi evidente che il nostro Partito, che fin dall’epoca della sua fondazione ha sempre orientato il suo agire nella più assoluta trasparenza e legalità, pur se emotivamente coinvolto dai rischi di abbattimento dei suidi ospitati dalla Sfattoria, ha deciso di evitare ogni possibile violazione di legge non partecipando alla pur giusta manifestazione che va avanti da settimane internamente alla struttura per tentare di contrastare l’aberrante decisione della Asl Rm1, preferendo invece esercitare pressione politica in altre sedi e con altre modalità. Premesso ciò, esprimiamo comunque le nostre perplessità nei confronti di coloro che in questi mesi hanno continuato ad accumulare animali in un luogo sottoposto a sequestro e quindi potenzialmente sgomberabile dalle autorità in qualsiasi momento esponendo inoltre, nelle ultime settimane, i numerosi attivisti animalisti giunti da varie parti d’Italia a delle possibili conseguenze legali anche molto gravi per essersi introdotti in un’area sottoposta a sequestro giudiziario”.
Così, in una nota, Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale di Rivoluzione Ecologista Animalista, e Marco Strano, Presidente di Rivoluzione Ecologista Animalista.