Fondi Ue solo a edilizia sanitaria e tecnologie. Manca l’aspetto più importante: l’essere umano
“Ancora una volta, il Piano di ripresa e resilienza, meglio conosciuto come Pnrr, dimostra quanto le burocrazie europee siano lontane dal mondo reale. La destinazione delle risorse, non tutte a fondo perduto, è finalizzata a obiettivi, come è giusto che sia. Nel caso della sanità però, gli obiettivi a nostro avviso sono i più lontani rispetto a quelle che sono le emergenze reali”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “La Missione 6 Salute del piano, è rivolta al finanziamento della edilizia sanitaria e delle nuove tecnologie. Non un accenno all’assunzione di nuovi operatori, tra medici e infermieri, che sono la vera emergenza da colmare. Va bene ristrutturare edifici vetusti che hanno bisogno di urgente manutenzione; siamo d’accordo sulla implementazione della parte informatica e il miglioramento delle strumentazioni. Ma chi farà andare avanti i nuovi padiglioni se mancano medici e infermieri? Chi provvederà alla esecuzione degli esami diagnostici più sofisticati, se non vengono assunti i tecnici a ciò dedicati? E ancora, chi collocheremo negli uffici, per provvedere a bandi di gara, procedure amministrative, prenotazioni delle prestazioni e via discorrendo se mancheranno i funzionari? Si pensa forse di appaltare tutto all’esterno, con folle aumento della spesa pubblica? Sono quesiti che meritano una risposta, altrimenti non potremo che continuare a parlare dei ‘burocrati di Bruxelles’ lontani dalle persone”, chiosa il presidente.