“Tra i sindaci c’è un male comune: quello di disinteressarsi spesso degli animali del proprio territorio e di cedere la patata bollente ai volontari”. La denuncia, perentoria, viene dal segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica, che in una nota sottolinea: “Infatti, nel momento in cui si cerca di sollecitare – come facciamo costantemente noi – un loro intervento nel rispetto della normativa vigente, i primi cittadini o scappano, o non rispondono al telefono – come accaduto nel caso del sindaco di Davoli -, o si chiudono in un assordante silenzio istituzionale, o decidono proprio di non intervenire – come successo per la colonia felina in pericolo nel Comune di Licata -. O, peggio ancora, preferiscono blindarsi e nascondersi dietro giustificazioni amministrative ed economiche, sottolineando che i bilanci sono in rosso, o i fondi per il contrasto al randagismo pochi. Parole, parole, parole. Insomma siamo di fronte a un totale disinteresse da parte delle istituzioni locali e a una totale inosservanza delle leggi da parte dei sindaci, che nuoce gravemente alla salute e ai diritti degli animali. Per questa ragione Rivoluzione Ecologista Animalista vuole porre l’accento sulla vergognosa situazione in atto in tanti comuni italiani inadempienti: una realtà allarmante, che condanniamo con fermezza e che auspichiamo possa far ragionare le coscienze di tanti sindaci, che – lo ricordiamo – rappresentano la prima autorità del territorio preposta al benessere animale. Basta con queste inefficienze, basta con questo immobilismo”, conclude il segretario Caramanica.